
"parole parole parole". così mi apostrofa, parafrasando una famosa canzone italiana, il mio coinquilino gallego. dice che a volte parlo troppo (c'è da dire che lui è un burbero...). ma non è colpa mia se tutto quello che ho imparato a dire LO VOGLIO DIRE. cioè, è strano da spiegare, e può risultare ovvio a dirsi, però ho voglia di parlare perchè so parlare. sentire che piano piano l'idioma sta mettendo radici nel mio cervello, mi dà un gran gusto e di qui la mia conseguente voglia di esprimere i miei sudati progressi, nonchè la logoirricità.
qui a bcn ho due case: quella dove vivo con i miei coinquilini, e quella dove vivo con i miei amici. non fatevi domande sul come e dove vivo.. fatto sta che vivere con un bielorusso mitomane-ecologista radicale-pesante e con un cinquantenne gallego insegnante di arti marziali misogino, può risultare divertente, ma a volte è un po' pesante. quindi mi rifugio nella casa degli amici e a volte mi sento un po' il gabri della situazione. perchè è come se vivessi lì. ho già conquistato una postazione computer, e il mio computer non lo riporto a casa da settimane. e, se devo dirla tutta, è questa la mia vera casa qui a bcn.
e ci abita pure una francese lesbica che un po' con me ci prova. questo fine settimana ho dormito sempre qui e lei mi diceva che il suo letto è comodo... e che potrei provarlo... mah, una cosa è certa e qui l'ho certificata (anche se non scopo, ahimè...): a me piace il pene.

strano ma vero, mi sa che ho messo su chiletti. è che qui mi piace tutto un casino, dal mandarino al kebab, e davvero non posso rinunciare... volgia il cielo che mi cresca anche un po' di culo, così la smetto di essere la donna senza culo!
e poi che dire. la circostanza attuale che non mi permette di esprimere tutto quello che vorrei, nemica la lingua che ancora non mi appartiene, mi ha fatto pensare a quanto sia importante esprimere tutto quell

o che si sente, soprattutto i sentimenti. di conseguenza penso a tutte le volte che non l'ho fatto, causa orgoglio-timidezza-paura, in italia, dove avrei potuto esprimermi senza fatica. e questo mi fa prendere ancora più coscienza dei miei sentimenti e del bene che vi voglio, a voi soprattutto.
detto ciò vi bacio e vi saluto e perdonate la mia smielosità, ma oggi scaricando foto vecchie, ho trovato i video marci che facevamo in appartamento a venezia (candela del cazzo ti dice qualcosa, ale?!) e mi sento un po' malinconica. poi mi passa.
chiara