

cronaca di tre giorni di solitudine a venezia. ho una paura matta di stare a casa da sola. però domenica, obblighi il lavoro e lo studio, decido di andarmene a venezia, pur sapendo che sarò sola in casa per tre giorni. preventivamente, mi faccio un bel cd per farmi compagnia e per conciliare lo studio. quando sono a casa da sola non riesco a studiare in silenzio... se no mi sento dispersa, come se abitassi in una casa immensa.
sera del terzo giorno. sto studiando a testa bassa, concentrata. mi guardo intorno. ho lasciato le finestre aperte perchè fa caldissimo. e c'è praticamente uno sciame di farfalline e zanzare che mi ronzano isteriche da ore intorno alla testa. i piatti ormai trasbordano dal lavandino (continuo a dirmi, "tanto sei a casa da sola, li laverai l'ultimo giorno...", come alle superiori quando i miei andavano in vacanza e io restavo a casa da sola...). uso la stessa tazza da due giorni e mezzo pur di non lavarla, per il tè, per il caffè, per l'acqua, per lo yogurt... e le pentole stessa cosa, riciclo totale pur di non lavarle, così dopo tre giorni qualsiasi cosa io faccia da mangiare ha il gusto dei due giorni precedenti... piselli, pasta, uova... il letto della sere è diventato il mio armadio provvisorio, ci ho sganciato sopra una pila di vestiti alta un bel po' (di solito, in mancanza di un appoggio migliore, finiscono per terra...). e soprattutto, puzzo... mi guardo allo specchio. orribile. sono bastati due giorni per trasformarmi in un mostro. mi faccio una foto per testimoniare il mio stato... i prossimi giorni la mostrerò alle altre...
chia
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