

l'ha ammesso. il docente che mi segue per la tesi, che mi vede da sei mesi ma solo da uno mi riconosce quando entro nel suo studio ( cinque mesi di anonimato, una buon risultato, direi... ). finalmente l'ha ammesso. oggi era il giorno di scadenza per la consegna della tesi. dovevamo trovarci a lezione, dove mi avrebbe indicato le ultime modifiche ( e uniche, vorrei sottolineare, visto che il suo contributo è stato nullo ). ho già dovuto posticipare la consegna per colpa sua. oggi arrivo a lezione. mi vede da lontano e dalla sua espressione capisco che cerca una via di fuga. mi piazzo davanti alla porta. non può fuggire, è l'unica uscita. "sono qui per la tesi". almeno adesso mi riconosce. magra consolazione. la sua risposta "signorina, mi scusi, sono un rincoglionito ( parole testuali ), ho di nuovo dimenticato a casa la sua tesi con le correzioni. ci vediamo lunedì?". spiazzata. non ho neanche più la forza di arrabbiarmi. ma neanche di stupirmi. e a questo punto perdo ogni pudore. divento la madre di un docente disperso nei meandri dell'alcolismo. "posso chiamarla domenica sera per ricordarglielo. sa com'è...vorrei laurearmi...". riconoscenza nei suoi occhi. "ma certo, signorina. mi farebbe un gra
n favore". a questo punto volevo propoporgli un rosso. ma sì. sbronziamoci insieme. chi se ne frega della laurea. dello stress. delle tasse universitarie aumentate di 600 euri in tre anni. sbronziamoci.
alcool.
unica soluzione.
casa accogliente per le cause perse.
non ho parole.
chia.

alcool.
unica soluzione.
casa accogliente per le cause perse.
non ho parole.
chia.
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