venerdì 29 febbraio 2008

...nebbia maledizione nebbia...


nebbia. mattino mezzogiorno sera notte, ma sempre nebbia. venezia chiusa in un'ampolla di vapore che non si dirada mai, non vedo il cielo nè le stelle da dieci giorni, penso. nebbia di quella fastidiosa, che quando ti passi le mani nei capelli scopri che ce li hai perfino bagnati, di quella che ti si appiccica addosso come un'amica rompicoglioni, quella che in gita alle superiori voleva stare in camera con te, e tu te le dovevi sorbire anche se le puzzavano i piedi da morire, e ogni riferimento a fatti o a persone reali è puramente casuale. tutto ciò mi rende alquanto lunatica, e così finisco per sconvolgere i miei orari, come sempre quando qualcosa mi turba o mi infastidisce. leggo fino a tardissimo, con una lucina accesa piccola piccola per non svegliare la sere, mi alzo tardi e quando apro la finestra mi invade lo sconforto di essere di fronte a un areosol che mi sputa in faccia latte nebulizzato. tristezza. senza contare che in questi giorni lavoro praticamente sempre... e i miei sforzi si riverseranno in una cazzo di bolletta del gas da cento euro a testa. mondo ingrato, mi impuzzo ogni giorno al lavoro ( odore ormai insopportabile, tutti i vestiti ne sono impregnati, odore di rompimento estremo di coglioni... voglio essere mantenuta...) per avere il privilegio del gas e della doccia calda che mi serviranno per liberarmi di quella stessa puzza. è un maledetto circolo vizioso. mi ritrovo a favore delle energie alternative, cazzo, energie che costino poco, che non facciano male all'ambiente, è così difficile uscire dalla logica del profitto? beh, penso proprio di sì, altrimenti il mondo non andrebbe a rotoli come sta andando e io potrei fare a meno di lavorare, e godermi la vita. dream, dream. bastasse un pannello solare a migliorare il mondo. sto vaneggiando, questo discorso non ha un minimo di filo logico nè di razionalità. voglio un cane. un cane da portare a passeggio in giro per venezia. ho voglia di raccogliere cacche puzzolenti con l'apposito sacchettino. un cane che mi faccia le feste quando torno a casa. che mi lecchi le mani e che mi aliti in faccia col respiro fetido come solo un vero cane sa fare. speriamo che torni presto il sole.
chia


ps. prima, cercando cane su google immagini, ho scoperto un'usanza alquanto bizzarra. in un villaggio bulgaro a 500 km da sofia si festeggia ogni anno "il rito del giro del cane". il povero cane, imbragato per bene, viene lanciato a volteggiare a grande velocità sopra a una pozza d'acqua. più il cane caga, più l'anno sarà ricco e fortunato... e poi a noi ci prendono in giro per la pizza e il mandolino...

Dove siete finiti? come state?

Salve cari Happy Friends. Come state? sento fortemente la vostra mancanza! Per me questo blog è una finestra aperta a monte(e dintorni), udine, spagna, da cui posso scorgervi e sentirvi vicini. Dove siete? prob ultra impegnati tra uni, lavoro, laurea....... però mi mancate proprio tanto. Vorrei prender la mia cara bici ed con 4 o 5 pedalate passare da ognuno di voi, abbracciarvi, chiaccherare, straridere, assorbirvi e poi con la scorta di nuovi ricordi di voi tornar qui; Vorrei poter ripedalar da voi ogni volta che le riserve di ricordi e vostro calore finiscono, o meglio ancora, pedalar da voi infilarvi in una gigantesca valigia e portarvi tutti qui e poi iniziar a viaggiare, continuare ad esplorare ogni singolo pezzetto di mondo in vostra compagnia.....
Spero che vi stia andando tutto bene e spero di vedervi presto. Datemi vostre notizie se potete.....
Saluti da Piccione...
Vostra Merlinga E.

lunedì 25 febbraio 2008

giovedì 21 febbraio 2008

...vaneggi...


fumare mi dà alla testa. di notte, in treno, mentre torno a venezia. parto in digressioni mentali assurde, un misto di immagini e parole, perdo il filo dopo due secondi, non ricordo più da dov'ero partita. per un attimo lo immagino che mi accarezza. mi sento sfacciata. e avida. stazione. guardo fuori dal finestrino. le persone che camminano mi sembrano basarsi su logiche matematiche superiori, geometrie perfette dell'anti-imprevisto. tutti mi sembrano così tanto, semplicemente, comparse. colpevoli di non poterne fare a meno. mi sparo questo flash delle persone che sono pezzi di un ingranaggio. è assurdo come in un truman show fatto su misura per me. il treno cammina mentre tutto mi sembra strano. seduto nei sedili di fianco al mio, il ragazzo che vende i libri alla mondadori, ci metto qualche secondo a riconoscerlo. e lui, che cosa ci farà in treno a quest'ora? e mi sembra quasi indossare un'aria guardinga e sospettosa. venezia, scendo dal treno. quando fumo tutto mi sembra un mistero. passo sotto quest'impalcatura, luci rosse attenzione, e mi sembra d'esser la fanciulla all'ingresso della bottega delle fate, e mi sembra quasi d'avere uno sguardo più languido e una lacrima gelata sulla guancia. le distanze sempre più distanti. prendo in mano un foglio bianco perchè ho l'obbligo di esprimermi. non riesco più a fare a meno della sua innocenza. dipendenza materna. allo stesso tempo da ragazza. ed è davvero come se fosse di nuovo la prima volta. come se fossi davanti a un adolescente paralizzato/elettrizzato. è la mia prima volta. di fronte all'innocenza così bella. non riesco a non volerla succhiare fino a che la cannuccia tocca il fondo. e poi ancora, come una bambina. non riesco a non volerlo.
chia

lunedì 18 febbraio 2008

...e alla fine si ritorna (?)...


di ritorno da un viaggio. francia, parigi, poi spagna, per confermare la tradizione che chi è in erasmus bisogna andarlo a trovare per forza. anche se la città in questione è ciudad real. viaggiare ti cambia? io penso di sì. penso che ogni tipo di contatto con qualcosa che si discosta dalla tua pura abitudine ti cambi, per quanto poco. bisogno di staccare...in fondo anche dieci giorni di lontananza ti aiutano a ritrovare la lucidità, a vedere tutto con più chiarezza.
mentre si chiacchierava (aspettando un treno perchè l'altro era partito senza aspettarci...), fumando una sigaretta al bar della stazione (che tanto qui in spagna ancora si può...) la ale mi dice quanto bella sia l'esperienza dell'erasmus, come impari a riconsiderare te stesso, ad aprire gli occhi su certi luoghi comuni, su certe idee che fra un po' ti marciscono nel cervello da quanto sono vecchie (e tu neanche te ne accorgi, finchè...). e se me lo dice lei, ci credo. se me lo dice lei, mi fido. che strano. e poi capitano esperienze che sono insignificanti per gli altri, forse, ma emozionanti per me, e mi rimangono dentro come fiocchi di sole. sentire la mancanza di una persona, per poi capire che allora davvero gli vuoi bene (forse ci sono cascata anch'io...forse questa volta mi ha preso alle spalle, piano piano e mi sto innamorando davvero...). oppure, al contrario, rivedere una persona, ed emozionarti, e capire in quel momento quanto ti sia mancata, quanto sia per te necessaria. e poi...che altro? la libera bellezza di una ragazza che si fa tirare una torta in faccia. l'assurdità di conoscere a madrid il tuo vicino di casa, uno che fa l'università, che abita a due passi da te, che viene persino a mangiare dove lavori...stranezze.
voglia di viaggiare ancora, di andare per sempre e sempre più lontano. di conoscere il più possibile, fagocitando il mondo come un adolescente bulimico. cercando di allontanare la nostalgia, cullandola come un animale delicato, prima che diventi rimpianto, prima che faccia male. a volte si sorpassa un gradino, si capisce qualcosa di sè o del mondo che ci porta a un livello un pochino più alto di comprensione. il viaggio amplifica quest'attitudine, slega il pensiero dai lacci della consuetudine. e quando cominci a sentirlo, quando cominci a capire che non ti importa di arrivare, ma semplicemente di continuare ad andare, è bello. non saprei come altro spiegarlo, è semplicemente bello.
chia

lunedì 11 febbraio 2008

..flyover...


...mah...pensieri che scorrono...ancora...passati i mesi...e ancora l'alice dice qualcosa una parola, qualcosa e la mia mente va all'indietro....le cose che ti sfuggono...pensi ripensi seghe mentali...con il drum n' base che piace tanto a lei....una volta quasi me la scopavo....scontenta perché sto scrivendo....e dobbiamo uscire....con occhi di uomo la guardavo...juan ha una vita sesuale attiva pare...ha lasciato i calzoncini in cucina....mai fatto ...congetture...nn voglio piú bruciarmi....nn parleró piú al mio collega....difficile....stessa cose che sentivo con il poeta....fumata sto male....no...giá se senti una specie di gelosia vuol dire cacao...vado al living...jesus mi parlerá....partita a biliardo e via....mi batte forte il cuore.....
alessandra

mercoledì 6 febbraio 2008

...e guardandolo fu...


...ora che mi dite che nn scrivo mai sul bolg...ora scrivo...lo so che nn mostro perseveranza...peró adesso sn qua...ho visto una publicitá di un telfilm britannico che trasmetteranno qua in spagna....e ho capito che gli italiani sn bella gente...ho visto inglesi bianchi...il giorno dopo del carnevale....qui il carnevale si fa in un paesino...vicino a ciudad real...all'alice nn é piaiuto...é diverso....peró vabbene...mi chiama il mio intestino....cmq qua si trovano cose favolose...e che costano poco...e io spero di condividerle con voi...chiara nn ti devi arrabbiare per quello che succede in italia....pensa positivo cm jovanotto....dio vorrei condividere questo momento cn voi che mi mettete allegria....cercheró di risparmiare per quando venite...tanto é fra una settimana....e poi quando inizi con un discorso mentale e ti ricolleghi a tutto...a cose che apparentemente nn centrano niente...peró se trovi il collegamente vuol dire che qualcosa significa....stai bene...il problema é che devi stae i mezzo alla gente...sennó ti prende male...in una stanza al buio sola...stai male...devi andare dv c'é gente....sennó il formicolio alla testa e alla faccia aumenta e ...peró credo di credere di nn volere sesso...questo sn sicura...dopo queelo che é succeso cn il poeta...nn voglio veramente niente....gente che si avvicina che mi chiede seghe...no...voglio solo stare tra il tabacco dell'allegria e gli amici....e lavorare alle Canarie....fioi io vado a lavorare alle Canarie....dv la minima e 20 gradi tutto l'anno in costume.....giá.....nn so apro un bar sulla spiaggia.....e vendo banane...la il commercio é molto richiesto...il mio coinquilino é appena entrato nudo nella stanza...mahh...no no ...che schifo...no no...basta si sta prorpio bene senza scopare....é vero all'inizio é molto difficile...peró dopo nn ne senti piú l'esigenza...e capisci che c'é ben altro ....male fissarsi....io vado a vivere alle Canarie...
alessandra