Bene, oggi scrivo per raccontarvi il mio viaggio a Milano, viaggio che segna la mia completa traformazione in Nerd, ( adesso dovrei solo partecipare ad una convention di Cosplay e poi divento un super Nerd).
Prefazione. Giovedì provo a prenotare ondine i biglietti del Telefilm Festival ma era impossibile così chiamo Venerdì chiamo milano e chiedo quanti biglietti restavano, loro mi dicono che rimanevano soltanto 50 biglietti. Nonostante tutto decidiamo di tentare la fortuna e di partire lo stesso.
Sabato,
Ore 05.15
Sveglia, doccia colazione e partenza naturalmente in ritardo rispetto al programma. Corro come un matto per arrivare in stazione a Castelfranco, il treno era alle 06.19 arrivo al binario alle ore 06.15, quindi perfettamente in tempo per prendere il treno, ma qui comincia il primo intoppo della gionata.
La macchinetta obliteratrice non funziona, bene provo l’altra sullo stesso binario e neanche quella arriva, il treno stava arrivando, corro per il sottopassaggio e raggiungo una terza macchinetta ma nenahce quella funzionava, finalmente al quarto tentativo riesco a timbrare i biglietti. Nel frattempo Sgrunt era sul treno che cercava di trattenerlo. Corro a più non posso giù per le scale ma quando arrivo il treno era appena partito, e siccome era uno di quelli moderni anche se ho permuto il pulsante di apertura le porte non si sono aperte. Situazione io in stazione con i biglietti e sgrunt sul treno diretto a vicenza senza biglietti. Guardo l’orario e fortunatamente c’era un altro treno circa 10 minuti dopo, così chiamo Sgrunt e gli dico di scendere alla prima stazione e di aspettarmi con il prossimo. Naturalmente così c’era il rischio di perdere la coincidenza… Sgrunt faceva ancora più sgrunt del solito.
Ore 06.20
Arriviamo a vicenza, che culo il treno per Milano era sul nostro stesso binario, scendiamo e corriamo verso l’unica porta aperta, dove c’era il controllore, gli diciamo che quello è il nostro treno che abbiamo il biglietto e lui STRONZO non ci fa entrare e ci dice di prendere quello dopo.
Risultato, vado dal bigliettaio a dire frasi tipo “ho perso il treno a causa di un vostro disservizio, adesso chiedo anche i danni morali” (in realtà un po di colpa era anche mia perchè per una volta sarei potuto partire prima, ma mi conoscete teddy è sempre in ritardo)
Ad ogni modo ci cambia il biglietto per il treno successivo, ci da anche indietro 3 € ma così arriviamo a milano alle 9.55 anziché alle 9.05. ogni speranza era persa, dato che l’evento cominciava alle 10, si credeva che non avremmo mai trovato i biglietti.
Ore 10.05
Arriviamo a Milano, in ritardo, scendiamo per prendere la metropolitano, fila kilometrica per il biglietto, arrivati al duomo inizia la ricerca disperata dell’Apollo cinema, nessuno sapeva dove era e che cos’era il Telefilm Festival (MA COME SI FA A NON SAPERE CHE COS’è???) comunque dopo averci praticamente girato in torno per ben 10 minuti riusciamo ad arrivare, sono le 10.40 ma proviamo a chiedere lo stesso se ci sono i biglietti. La ragazza alla cassa ci dice di aspettare un attimo…attesa nervosa e frenetica e finalmente la risposta con un cenno, Si potete entrare YATTAAAAAAAAA!!!! C’è l’avevamo fatta!!!!!
Ora smetto di dare informazioni sull’orario per un po’ vi racconto un po di cose divertenti.
Inanzitutto appenaentrati ci riempiono di gadgets, tipo un portachiavi di High School Musical, un Winnie the Phoo, un TV sorrisi e canzoni, il profumo di Lost, la penna delle Desperates, il mini fumetto di Heroes e una Borsetta nera con scritto STEEL in argento. Tutto era pi
eno di maga cartelloni delle le serie telefivisive, addirittura i cartelloni di quelli che ci metti la faccia dentro tipo quelli di Gardaland avete presente?
C’erano delle donne vestite con una tutina attillata Viola, che davano altri Gadget. Ho visto i Bee Hive, (il gruppo di kiss me licia) ho visto il cast di Boris (serie italiana di sky mai vista), dei Cesaroni, Moccia, Chicco della Maria de Filippi e la Donna Bionica che arivava direttamente da Hollywood (ma lei è inglese).
Vissuto momenti appassionanti, come la caccia al tesoro di Veronica Mars (ho chiesto aiuto alla Mat ma si è rivelata inutile :-P così mi sono affidato a quello che sarebbe la mia Willow se io fossi Buffy ovvero Mr Perfettino).Quando ho visto in anteprima e sul grande schermo l’ultimo episodio di Greek mi è venuto un urlo quando l’amica del personaggio gay rivela a tutta la confraternita l’omosessualità dell’amico, oppure sempre quando trasmettevano Veronica e parte la sigla “a long time ago” il pubblico spontaneamente risponde in coro “we used to be friends”. Aspettando il pilot di Chuck avevano sbagliato e stavano trasmettendo il telefilm da metà, gli spettatori sono insorti urlando “dall’inizio” “muovetevi” “ma che cazzo state facendo la in regia?”.
Parlando delle serie, ho visto il pilot di una serie molto carina che spero proprio che arrivi in chiaro, si chiama
“Pushing Daisies” . Questa serie parla di un pasticciere che ha il potere di far tornare in vita qualsiasi cosa sia morta, per 60 secondi toccandola , se la lascia vivere di più qualcun altro muore e se la tocca di nuovo la persona tornata in vita muore di nuovo. È bella perché ha le atmosfere alla Amelie e l’umorismo alla Tim Burton.
Ad un certo punto mentre salgo le scale mi sento chiamare Teddy mi giro e chi mi ritrovo? La Valentina Bagnina, vi ricordate?? Faceva teatro con mè e la Chiara, faceva il tecnico del suono in “Chiedimi se mi chiamo Alice”
Domenica,
Ore 01.00 – 03.00
Finisce il Festival, noi dobbiamo aspettare fino alle 6 perché apra la biglietteria della stazione per fare il biglietto del ritorno, treno delle 6.55.
Così affamati girovaghiamo per Milano semideserta. (la cosa strana che ho notato di Milano è che non importi a che ora non è mai completamente deserta ci sono sempre un paio di persone in giro)
Affamati cominciamo a cercar un pub o un qualcosa, andando a caso, non conoscendo la città e non avendo mappe. Alla fine troviamo una birreria aperta, e li prendiamo la prima infioppata 10€ di un panino e una lattina di Pepsi (e mi sono pure abbassato a prendermi la pepsi). Restiamo li fino a che non chiude cioè 2.00 e così ritorniamo verso il Duomo. La stanchezza e la sonno cominciano a farsi sentire così per non crollare decidiamo di avviarci verso la stazione a piedi affidandomi alla mia memoria fotografica della mappa della cartina quando guardavo dove era il cinema.
Troviamo una guardia giurata e chiediamo indicazioni, lui ci dice che la stazione è lontana da raggiungere e che avremmo fatto meglio ad aspettare che la metro apriva, in realtà noi cha abbiamo continuato a piedi siamo arrivati in stazione 5 minuti dopo, si vede che era un cittadino che aveva paura di camminare.
Ore 03.00 – 05.45
La stazione era chiusa, apriva alle 4, ma la biglietteria apriva alle 6. all’inizio siamo stati fuori seduti sotto un cavallo enorme, con vista sul Pirellone. Sgrunt dava segni di instabilità mentale, aveva gli occhi iniettati di sangue e batteva i piedi per terra urlando “voglio il mio letto, sono a 400 kilometri dal mio letto CAZZO”.
Ad un certo punto veniamo avvicinati da un Marocchino, un po di paura c’era ma invece voleva solo parlare, ci fa scoltare un po di musica dance araba, e in un italiano stentato ci racconta la sua vita. Fino a che ha cominciato a fare discorsi strani tipo che lui era uno buono ma che se fosse stato cattivo avrebbe fatto bum bum con noi, e mentre diceva questo tirava pugni all’aria. Così io allarmato mento e dico che avevamo il treno, e cosi ci allontaniamo e finalmente entriamo in stazione che nel frattempo aveva aperto.
La stazione di Milano è tappezzata di monitor al plasma che trasmettono pubblicità in continuo, a dire il vero solo 4 pubblicità una è quella dello schermo lg, una quella della tim, una non ricordo e infine indiana jones.
Ci sediamo su una panchina e cominciamo a guardare il pilot di nip\tuk sul lettore mp4, ma la sonno prende il sopravvento cosi mi appisolo un poco (erano le 4.45) ma non riesco a dormire perché loschi figuri continuano ad aggirarsi su e giù per gli scalini. Verso le 5.20 andiamo fuori per respirare un po’ d’aria e sperando che qualche bar sia aperto per rifocillarci, ma niente, sembra che a milano nessuno faccia colazione presto e soprattutto sembra che nessuno faccia colazione seduto, difatti tutti i bar che passiamo non hanno sedie o tavolini, a meno che non siano nascosti dentro ma non potevamo saperlo perché erano chiusi.
Alle 5.45 eravamo davanti alla biglietteria aspettando che aprisse e non appena avvistiamo l’omino che vendeva i biglietti, non gli abbiamo neanche dato il tempo di aprire la tendina che già eravamo davanti pronti a comprare.
Ore 05.45- 06.55
Finalmente con la certezza di poter tornare a casa e consolati dal fatto che tra circa 3 ore saremmo stati sdraiati sui nostri letti fatti di nuvole, riprendiamo la nostra ricerca di un bar, questa volta andiamo fuori della stazione, nella speranza di aver più fortuna. E finalmente eccolo la, sembrava un miraggio, un bar stava aprendo ed aveva anche un tavolino. Affamati come lupi ci sediamo ed ordiniamo un cappuccino ed un caffè, ma avendo appena aperto le paste non erano ancora arrivate, ma si trattava di aspettare solo dieci minuti quindi aspettiamo. Rifocillati e resuscitati andiamo a pagare, e li la seconda infioppata ben 5 € a testa di conto!!!
Finalmente alle 6.50 saliamo sul treno e li ci addormentiamo felici e contenti.
Ore 08.20- 12.00
Voi penserete che sia finito tutto liscio??? E invece no!!! Tanto per cominciare, il risveglio è stato treumatico, svegliato in modo brusco dalla controllora che scrollandomi violentemente mi chiedeva “biglietti prego?biglietti prego?” io non capivo niente e rispondevo, “èh? Ma che ore sono? Cosa c’è?” cmq le è scappato un sorriso.
Invece a Verona sono saliti un gruppo di vecchiotti che la fortuna ha voluto avessero proprio i posti vicino ai nostri. A quel punto è stato il turno di Sgrunt ad avere il suo risveglio traumatico. Difatti per non rischiare di perdere la stazione di cambio avevamo messo la sveglia sul cellulare. E così puntuale inizia a suonare, il problema era che il cellulare era nella tasca di Sgrunt e io non potevo mica mettermi a frugargli nelle tasche per spegnerlo, in più questa operazione mi era impossibilitata dal tavolino che ci divideva. Risultato? Sgrunt si è svegliato con sei persone sconosciute che lo fissavano sogghignando…immaginate è un trauma!!!!
Scendiamo a Vicenza, guardiamo su che binario è il treno, e visto che abbiamo circa trenta minuti di tempo decidiamo di andarci a fare un panino, mentre addentiamo il panino prosciutto crudo mozzarella ed origano la dolce vocina della stazione annuncia che il treno che dovevamo prendere era stato soppresso. In seguito scoprimmo che a causa degli alpini era stato anticipato il nostro treno (ma se qualcuno avesse avvisato noi c’è l0avremmo fatta benissimo a prenderlo) morale della favola il treno successivo era dopo 2 ore….DISPERAZIONE!!!!!!!!!
Da qui in poi nessun contrattempo, sono arrivato a casa, ho pranzato e poi sono andato a dormire e ho dormito fino al giorno successivo alle 6.30 fresco e riposato per andare a lavorare.
E con questo si conclude il racconto di questa mia piccola avventura, spero di non essermi dilungato tanto e di non avervi annoiato.
Un salutone, il vostro Teddy Nerd.