venerdì 30 novembre 2007

...l'importanza dei titoli di coda...




parla una per cui il cinema è un rito. una che resta fino alla fine dei titoli di coda, fino a quando tutti gli altri sono già usciti da un pezzo e sta già entrando l'ometto a ripulire la sala per lo spettacolo successivo. una che non è mai andata al cinema col suo uomo perchè mi sta in culo chi va al cinema per pomiciare, al cinema si va solo per vedere un film, l'amore è meglio farlo a casa. così. un po' di giorni fa ho visto per la prima volta dogville. a parte il fatto che secondo me lars von trier è un figo del cinema. il film è bello, pensato davvero bene. questa l'idea che mi ero fatta fino a due minuti dalla fine. poi, partono i titoli di coda. geniali, secondo me. danno un senso diverso a tutto il film. stai lì, per quasi tre ore, a seguire le vicende di questa cittadina, dogville, in cui ritrovi stilizzati un bel po' di tipi umani. la scenografia non esiste, l'unico residuo di realtà, dei segni bianchi tracciati per terra, che sembrano quasi dei disegni col gessetto di un bambino solitario, che ti indicano qui c'è la casa del tale, qui c'è la strada, qui c'è il frutteto, ecc. la voce narrante, sempre presente. la vicenda, crudele al limite della sopportazione. ma per tutto il film non te ne rendi conto, perchè tutti questi elementi contribuiscono a farti entrare in un mondo irreale, in cui il caratere dichiaratamente fittizio ti fa accetare un po' tutto, come se tutta la vicenda fosse solo una fiaba un po' crudele, un po' come se ti stessi guardando edward mani di forbice, o un film del genere, che sai che è solo una fiaba. poi partono i titoli di coda e sono come un colpo di pistola sparato in mezzo alla tua fronte. intanto c'è la musica, che in tutto il film è assente, e già questo è un bello shock. poi vedi scorrere delle immagini, immagini reali, crudeli, che ti ricordano terribilmente i personaggi e i luoghi, stilizzati nel film. come quando leggi un libro e poi ti sembra che qualcuno che incontri per strada rispecchi una descrizione che tu hai appena finito di leggere. ecco, lo stesso meccanismo l'ho ritrovato nei titoli di coda di dogville. come se il regista se la stesse ridendo, dietro le quinte. "credevi che fosse solo una favoletta crudele, coglione, invece è la realtà, tutta questa cattiveria è la realtà". non so se mi sono spiegata, ma è una pugnalata quando meno te l'aspetti. lars von trier è stato geniale. guardatevelo se non l'avete ancora visto.
chia

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