
ogni volta che vado dal parrucchiere è la solita storia, mi guardo i tagli di capelli sui giornali di moda...i tagli più assurdi su modelle bellissime e inspiegabilmente mi sembra che facendo quel taglio possa diventare stra figa anch'io come una di quelle modelle e vedo su di me dei tagli con cui pensandoci a mente fredda farei schifo. poi la parrucchiera comincia a tagliare e mai una volta che ti faccia come quella del giornale, sempre un taglio da sessantenne e una piega da pretino. l'ultima mia esperienza mi è costata una settimana di clausura. avevo scelto un taglio stupendo, un po' lungo, un po' corto, disordinato ma bello. mi han fatto un taglio assurdo, con degli sbuffetti di capelli dietro le orecchie tipo gargamella.sono rimasta a casa da martedì a sabato, con un'unica uscita obbligata dall'esame di info. sabato ho rotto il ghaiccio andando da tocchetto con la matilde. adesso che son così da un po' di giorni mi sto abituando a vedermi gargamella (anche per via dei peli ci assomiglio).
ultimamente spesso mi capita di pensare che tra pochi mesi, se tutto va bene, la mia vita di studente finirà definitivamente. tutti mi hanno sempre detto che facevo bene a fare l'ostetrica perchè si trova subito lavoro e questo mi ha portato a vedere il mio futuro sempre con una certa tranquillità, perchè ci percepivo almeno qualcosa di sicuro. e poi perchè il giorno della fine della mia vita scolastica l'ho sempre visto come qualcosa di lontanissimo. adesso che invece alla fine ci sono quasi arrivata mi sembra che dopo quel 10 aprile ci sia un burrone, un burrone che ti impone di spiccare il volo. questo mi affascina tantissimo perchè in questi anni ho maturato la convinzione che è meglio non sapere niente di ciò che ti aspetta ed immaginarlo tra infinite opzioni possibili che avere troppe certezze che non ti fanno trovare spazio per immaginare qualcosa da fare solo per te e che sia veramente tuo. però ho anche tanta paura perchè il non saper cosa ti aspetta è bello ma allo stesso tempo una cosa così grande da fare paura. mi fa anche paura il fatto di cambiare di nuovo città e dover di conseguenza costriure tante cose da zero, mi fa paura avere un lavoro di così tanta responsabilità...io che mi sento addosso i miei 23 anni,lo stupore, l'icredulità del poco più che bambino di fronte a tante cose che la vita dell'ospedale ti sbatte in faccia ed il fatto che è difficile sempre, ma soprattutto quando sei stra giovane, avere sempre la forza di aiutare, e di farlo mettendoti a nudo, perchè lì lo fai per istinto con la persona che segui, lui lo fa con te, e tu d'istinto ricambi. e' difficile nascondere le proprie fragilità, i propri sgomenti di fronte alle cose, anche se alla fine è la tua parte più umana, più istintiva e più sfaccettata che ti porta più vicino al paziente, perchè quel camice bianco divide e in molti casi divide talmente due persone da dividere 2 mondi e questo è il risultato di anni e anni di tradizione ma anche di una mentalità di merda che c'è adesso e che non è risultato di tradizione, ma di voglia di sentirsi in qualche modo perennemente forti, chi porta il camice cura e quindi non può essere debole.tutte cazzate. devi saper usare la tecnica per aiutare, il cervello, le mani, i sensi, l'intuito ma se non ti avvicini alle persone a loro arriva un quarto di quello che fai per loro. chissà se ce la farò ad essere veramente così, l'ostetrica e soprattutto la persona che vorrei essere, ad accettarmi di più così come sono,a vedere più bellezza in me in tutti i sensi. devo anche essere meno pigra, minchia, anche per le cose a cui tengo sono pigra, non è che non ci tenga abbastanza, anzi, però sono affetta da una pigrizia cronica che mi porta a fare sempre e comunque tutto all'ultimo secondo. be',dai è già qualcosa.
mi accorgo solo adesso che in quest'ondata di logorrea notturna ho fatto dei discorsi che non avevano nessun collegamento fra loro. comunque chiara hai ragione, questo paese è ormai saturo di bigotteria, buonismo ,falsità, politici che sanno solo parlare e nemmeno tanto visto che non sanno i tempi verbali, la chiesa dappertutto che sembra si stia tornando indietro invece che andare avanti. per non parlare della giustizia, indulto a tutti, assassini fuori, colpevoli che non pagano mai, pluriassassini agli arresti in villetta in riva al mare e testimonial di case di moda, però se vieni stuprata e hai le braghe attillate è colpa tua che hai provocato e il barbonre che hanno condannato agli arresti domiciliari in una panchina perchè aveva rubato in un supermercato? bisogna fare vedere che la giustizia c'è in qualche modo, allora se la prendono con chi è più facile per loro. dopo tale sclero vi saluto e vi abbraccio forte.
vostra Gargamella...
paola
ultimamente spesso mi capita di pensare che tra pochi mesi, se tutto va bene, la mia vita di studente finirà definitivamente. tutti mi hanno sempre detto che facevo bene a fare l'ostetrica perchè si trova subito lavoro e questo mi ha portato a vedere il mio futuro sempre con una certa tranquillità, perchè ci percepivo almeno qualcosa di sicuro. e poi perchè il giorno della fine della mia vita scolastica l'ho sempre visto come qualcosa di lontanissimo. adesso che invece alla fine ci sono quasi arrivata mi sembra che dopo quel 10 aprile ci sia un burrone, un burrone che ti impone di spiccare il volo. questo mi affascina tantissimo perchè in questi anni ho maturato la convinzione che è meglio non sapere niente di ciò che ti aspetta ed immaginarlo tra infinite opzioni possibili che avere troppe certezze che non ti fanno trovare spazio per immaginare qualcosa da fare solo per te e che sia veramente tuo. però ho anche tanta paura perchè il non saper cosa ti aspetta è bello ma allo stesso tempo una cosa così grande da fare paura. mi fa anche paura il fatto di cambiare di nuovo città e dover di conseguenza costriure tante cose da zero, mi fa paura avere un lavoro di così tanta responsabilità...io che mi sento addosso i miei 23 anni,lo stupore, l'icredulità del poco più che bambino di fronte a tante cose che la vita dell'ospedale ti sbatte in faccia ed il fatto che è difficile sempre, ma soprattutto quando sei stra giovane, avere sempre la forza di aiutare, e di farlo mettendoti a nudo, perchè lì lo fai per istinto con la persona che segui, lui lo fa con te, e tu d'istinto ricambi. e' difficile nascondere le proprie fragilità, i propri sgomenti di fronte alle cose, anche se alla fine è la tua parte più umana, più istintiva e più sfaccettata che ti porta più vicino al paziente, perchè quel camice bianco divide e in molti casi divide talmente due persone da dividere 2 mondi e questo è il risultato di anni e anni di tradizione ma anche di una mentalità di merda che c'è adesso e che non è risultato di tradizione, ma di voglia di sentirsi in qualche modo perennemente forti, chi porta il camice cura e quindi non può essere debole.tutte cazzate. devi saper usare la tecnica per aiutare, il cervello, le mani, i sensi, l'intuito ma se non ti avvicini alle persone a loro arriva un quarto di quello che fai per loro. chissà se ce la farò ad essere veramente così, l'ostetrica e soprattutto la persona che vorrei essere, ad accettarmi di più così come sono,a vedere più bellezza in me in tutti i sensi. devo anche essere meno pigra, minchia, anche per le cose a cui tengo sono pigra, non è che non ci tenga abbastanza, anzi, però sono affetta da una pigrizia cronica che mi porta a fare sempre e comunque tutto all'ultimo secondo. be',dai è già qualcosa.
mi accorgo solo adesso che in quest'ondata di logorrea notturna ho fatto dei discorsi che non avevano nessun collegamento fra loro. comunque chiara hai ragione, questo paese è ormai saturo di bigotteria, buonismo ,falsità, politici che sanno solo parlare e nemmeno tanto visto che non sanno i tempi verbali, la chiesa dappertutto che sembra si stia tornando indietro invece che andare avanti. per non parlare della giustizia, indulto a tutti, assassini fuori, colpevoli che non pagano mai, pluriassassini agli arresti in villetta in riva al mare e testimonial di case di moda, però se vieni stuprata e hai le braghe attillate è colpa tua che hai provocato e il barbonre che hanno condannato agli arresti domiciliari in una panchina perchè aveva rubato in un supermercato? bisogna fare vedere che la giustizia c'è in qualche modo, allora se la prendono con chi è più facile per loro. dopo tale sclero vi saluto e vi abbraccio forte.
vostra Gargamella...
paola
1 commento:
sono usciti i risultati di informatica?!!
dai paoli che l'hai passato!il 7 porta bene!però se facevi un lavoretto al prof forse stavi più tranquilla è!
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