martedì 11 marzo 2008

...come sempre, tutto torna, e a volte non fa più male...




della serie: quelli che ritornano sempre quando il momento è meno opportuno. quelli che ritornano a renderti noto che esistono ancora, quando credevi di esserteli dimenticati. quelli che ricapitano, a volte, e ti innaffiano ferite che pensavi ormai appassite. per fortuna mi è servito a capire quanto ne è passato. niente male stavolta, per una volta almeno, niente male. però sento il bisogno di cullarmi quell'idea lontana, per un secondo ancora. idea vecchia, dimenticata. solo per capire quanto sono cambiata. non riesco più a ricordare il sapore del sentimento che provavo per quel lui. è strano, stranissimo, non ricordare più come volevi bene a una certa persona. non ricordare in che modo la amavi. e dover reinventare un rapporto (superficiale, momentaneo, ma pur sempre un rapporto) sulla cenere di un sentimento sorpassato. peggio, scordato. vorrei riuscire a cullare, a risentire quell'idea anche solo per un momento. quanto ho perso?

non ricordo neanche più i pensieri che facevo sette, otto anni fa. io che ero ossessionata dalla paura di dimenticare. ho dimenticato davvero. io che ho pensato sempre che ci fossero cose che assolutamente non avrei dovuto scordare. sentimenti, idee, parole. e non ricordo. per fortuna, maniaca certosina, ho scritto centinaia di pagine che talvolta rileggo, lì, stupida, a stupirmi della me stessa che ero. tanto che mi piaccio fino quasi a sentire il bisogno di riciclarmi. anche se non posso. e dire che allora mi facevo schifo, mi faceva schifo ciò che scrivevo. allo stesso tempo era forte la necessità di sigillare, di conservare per un futuro in cui avrei avuto il privilegio di rileggere e riscoprirmi. adesso. come adesso.

chia

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