giovedì 20 marzo 2008

...bella merda...



sono in treno. a rubare frammenti di discorsi altrui. tre ragazzini travestiti da emo, due si sbaciucchiano, la terza è l'amica; lui a lei "non fai neanche in tempo a salire le scale di casa che sei nuda", lei ride, la terza scazzata. poi altri tre, non vedo le facce ma lui ha una voce da attore che racconta del suo rasta mozzato (muffito?), da tre anni in un sacchetto in un cassetto del comodino per ricordare quei bei tempi in cui. poi ritorno ai miei pensieri.
oggi siamo andate a vedere una casa nuova. una topaia, praticamente una stanza unica con un soppalco per recuperare posti letto. quattro posti sul soppalco, uno in una micro stanzetta, e uno in cucina. e l'annuncio recitava: comoda per sei. sì, così poi farò l'amore con mauro in un letto (neanche una rete, solo materassi gettati a terra...) di fianco agli altri tre che dormono nello stesso soppalco, guardando in faccia chi è seduto in cucina, ovvero sotto di me. molto confortevole. ma: colpo di scena... dal soppalco si apre una botola nella parete, che comunica con una microstanzetta. senza finestre. al limite mi lancerò lì dentro. sì, l'espressione verbale "mi lancerò" è la più adeguata, visto che la porticina segreta è talmente piccola che non consente l'entrata in postura verticale (se più non sei un nano alto un metro e dieci, ma non è decisamente il mio caso...) bensì solo in orizzontale con non pochi sforzi; un piccolo balzo in postura siluro e ci sei; ma se sei un po' in carne stai attento, perchè rischi di rimanere incastrato con la testa dentro la magica botola (forse era quella la terza camera di cui parlava l'annuncio?) e il culo a penzoloni sopra il magnifico soppalco. che si raggiunge comodamente con una scala da lavoro, quelle da imbianchino, per intendersi. arrabbiata, mi permetto di dire al padrone che 1200 euro per un appartamento del genere mi sembrano un po' eccesssivi. mi esce dalla bocca, pochi secondi dopo, proprio mi scappa fuori senza che neanche io me ne accorga, la parola LADRATA. la più appropriata per quella situazione quasi surreale. davvero una gran presa per il culo. forse queste manifestazioni di dissenso lo infastidiscono. riassumo brevemente quello che in seguito è uscito dalla bocca di quel coglione. prima mi corregge e mi dice che 1200 euro sono pochi. sì, grazie, prendimi ancora per il culo, che mi piace tanto. poi:
"ci si adegua all'economia-mercato libero allora io vi inculo soldi più che posso (parole più gentili, ma il concetto era quello)-io ho vissuto in somalia in un container-intanto però facevo il manager e mi pagavano un botto di soldi-io faccio il manager, so come va il mondo-ma lei forse non è informata-ma lei li guarda i telegiornali?-alitalia quella sì è una ladrata-via lei avanti un altro-dove crede di essere?-ma lo sa quanto costa questa casa?".
poi io "ma lei ci vivrebbe in condizioni del genere?", e per 1200 euro al mese, mica caramelle.
il coglione "guardi che qui ci vivevano in otto".
io "sì forse ammassati uno sopra l'altro".
"io sfrutto solo il mercato libero. così va il mondo. torni da me se vuole fare una discussione sensata".
peccato che io lavori per otto euro all'ora in un posto di merda, trattata il più delle volte di merda. dove non valgo niente e se apro bocca per loro è così facile dire "avanti il prossimo". e allora la prospettiva cambia, e quei 1200 euro diventano davvero un'assurdità. e mi sento così rammaricata, così priva di diritti, così assolutamente impotente, così povera. povera, sì povera. perchè stiamo tornando al livello che chi non ha i soldi non mangia. se vince la destra si apre la strada alla privatizzazione. scuola, sanità, servizi. ovvero: come peggiorare esponenzialmente un servizio e farlo pagare salato al cittadino. e chi non ha i soldi per pagarselo muore. muore, ma per davvero. ecco perchè poi sei costretto a chiudere la bocca, a piegarti a novanta e ad accettare il compromesso. dover chiudere la bocca. che schifo. e non riesco a vedere che due vie d'uscite: o la disillusione totale, o le bombe. non vedo vie di mezzo. non ce ne sono più.
e la cosa che mi fa più rabbia è che ci sono sempre sei disperati che accettano di pagare 1200 euro per vivere in buco. e che le teste di cazzo alla fine ce l'hanno sempre vinta. sono lì pronte a ridermi in faccia, povera scema che sono. e quanto mi brucia saperlo. bombe. non vedo altra via d'uscita. il mondo mi ha resa violenta.
chia

1 commento:

Unknown ha detto...

Chiara, non posso che non essere d'accordo con te 1200 euro per una casa come l'hai descritta te è proprio una ladrata. però d'altro canto non posso non essere d'accorto con l'affituario. come dici te ci sono sempre delle persone disposte a pagare quei soldi. il fatto è questo, secondo me l'economia di mercato è la cosa al momento più democratica che esista il problema stà nel fatto che la gente si accontenta, cioè voglio vedere se tuttti cominciassero a protestare, a non comprare più le cose che ritengono troppo care o a pagare prezzi esorbitanti per catapecchie vedi te come si abbassano i prezzi. il fatto è che in generale ci si lamenta ma si continua a fare come prima e putroppo il singolo non fa la differenza in questo caso.