
Nel freddo e piovoso 19 dicembre '84
con grandissima gioia di mamma e papà
una piccola capellona Chiara fece il suo ingresso nel mondo
nel lontano ospedale di Brescia, reparto maternità
Inseparabile era al suo fazzoletto giallo a pois
come Linus questo e il pollice per sei anni mai lasciò
quando poi realizzò la sua età
di sua iniziativa il fazzoletto in una scatola posò
Alla bicicletta si diede con passione,
finchè c'eran le tre ruote non era un gran fastidio
ma quando senza fece un bel ruzzolone
lei candida esordì dicendo "questa bici non ha il senso dell'equilibrio!"
Sembra strano ma non aveva nessun senso del pudore
a tavola tra amici e parenti in riunione
se un impellente bisogno sentiva
non correva al bagno, ma lì si svestiva
Cominciato l’asilo la Chiara adorava
star nell’esclusivo gruppo di Laura Cebin
perchè alle prime porcate già la istigava.
e con queste facea un gran casin.
Il suo primo incontro con il batocchio
l’ebbe con Alessandro che princino e pastorell chiamava
imboscati fa murice senza dar nell’occhio
nel cesso il real glielo mostrava.
Stanca dei clandestini incontri
si da al platonico amor del rosso Federico
passion cosi tale che al fratello nato
ai poveri genitori impose il nome dell’amato.
Ma tra fratelli le cose non furon rose e fiori
e in quel di marcà vecio si consumavan le risse
un giorno con Federico furon furori
e volendo spaccar la testa del fratello il lavandin scalfisse
Flavia si impegnava per renderla carina
affidandola allo zio parrucchier
che per imparare il mestier su di lei sperimentava
un taglio a scodella che però lei odiava.
Ai tempi dell'elementari Chiara inventò molti giochi
diciamo diversi dalle altre bambine,
qualcuno sadico e perversi non pochi!
insieme a Paola,compagna di sfighe
Molto la ispirava la casa dell'amica
tant'è che ivi i versi decise di incontrare
poesie e canzoni sul culo,il cazzo e la fica
che"quaderni delle merde"solea costei chiamare
Come a tutte le bambine le barbie non potea certo mancare
ma anche in questo lei non si smentiva
infatti sempre le facea strombazzare
e con le storie che inventava molto si divertiva
La mente di Chiara macinava sempre nuove idee
e anche nel cesso giochi inventava
recitava scenette,ghe mancava anca quee
in cui alla fine del monologo si autosberleggiava
Tra giochi e gare di rutti la piccola cresceva
era solare e genuina molto
anche l'amore per la musica nasceva
quando con Paola intonava l'inno del corpo sciolto
A marcà vecio scopriva la natura
e col cagnetto Briciola a far la mamma si allenava
lo prendeva in braccio senza paura
al seno lei lo allattava
Sulla terra fresca le piaceva rotolarsi
e sul giardin facea scorribande
talvolta anche l'erba usava mangiarsi
e facendo le capriole a tutti mostrava le mutande
A scuola era molto diligente
e spesso molto astuta si dimostrava
quando le stava sul cazzo una supplente
straordinari mal di pancia inscenava
Ogni tanto finia in mezzo ad una rissa
si sa,i compagni bulletti fastidio ti dan!
ma lei mai si sentiva sconfitta
e con classe ghe tirava un passa man!!
C'è da dir che Chiara era anche una sportiva
e si dimostrò grande nuotatrice
anche se con disgusto in piscina veniva
a causa di una megera di istruttrice
Dovette impar presto a nuotare
perchè quando si attaccava alla vasca
l'istruttrice le dita le solea pestare
sotto i piedi,ghignando,mani in tasca
Ma poi con l'amica trovava ristoro
sotto la doccia bollente
e lì il divertimento di costoro
era asciugarsi la micia con il phon
soddisfatte e contente
Ogni tanto l'argomento osel riproponeva
d'estate al mare sotto l'ombrellone
quando sul lungo mar le palme scorgeva
coi cazzi di tutti facea il paragone
Chiara da piccina ne fece tante
ma per ragion si spazio solo alcune raccontiamo
perchè ci vorrebbero 20 papiri a narrarle tutte quante
per cui un balzo nel tempo ora facciamo
Nell'età di mezzo tra scuola, grest e bisaccia si faceva un gran mazzo
ed in lunghi giri in bici la pace ritrovava
ma di tal periodo gli amici non ricordano un cazzo
perciò passiamo a quando sulle version di greco sudava

In quel del Valgimigli tanti amici, nuovi e vecchi
Giacomo e Carlotta ogni giorno incontrava.
con questi fumava anche gli stecchi
con cedro,pino e origano sempre s'intossicava
Non solo con la flora si allucinava
ma anche dipingendo camera del carlotto
a colonna sonora boy's dont cry ascoltava
perdendosi in un trip ininterrotto
Sempre all'ultimo banco era abbonata
non per fancazzismo, era molto brava
tutti facea copiare..ma comunque era sfigata
poiché le compagne Pigneinculo a sé attirava
Anche in gita queste insistenti
s'attaccavano a lei per divider la stanza
ma la "generosa" veniva ripagata con l'odor dei lor piedi puzzolenti
e quante maledizion tirava in abbondanza!
La carriera di sportiva cominciava a vacillare
troppo spesso la piscina cominciò a bruciare
ultima gloria la vittoria al salto in alto
sol perchè a partecipare non c'era nessun altro
Il corso di chiatarra un bel dì cominciò
i toni pacati e schizzoidi del Cappelletti dovette sopportare
e in questo sclero Matilde incontrò
la quale con Carlotta la istigava a bruciare
Ma l'amor per la musica resisteva
e ogni domenica al centro social di Paola si suonava
invano tentavan di simular i Verdena
si gasavan di accordi a cappella che però facevan pena
Gli ambienti preferiti di ritrovo eran al parco,villa e cimitero
che facevan da sfondo al lor sogno adolescienziale
e lì l'ambizion diventò reale
le quatttro in un gruppo musical vero
C'è da dir che le povere non sapessero suonare
ed ogni canzon nasceva per caso
Chiara la prima si perdeva a cazzeggiare
con orologi, cacciaviti ed effetti che facevan cagare
interrompeva sempre l'ispirazion comune per soffiarsi il naso
Il gruppo era unito anche fuor dalla sala prove
e a tutti gli scioperi si partecipava
per la cartadaculo e la politica in egual modo perdeva le ore
e in tal occasion sempre ci si ubriacava
Oltre ciò concerti,poghi,canti da baccante
(con gli amici folle, coi genitori santa)
e se il gomito alzava
in attacchi di risa infinite si piegava
Un bel dì Chiara al teatro pensò
di rimorchiare in quell'ambiente bramava
Ma solo lesbiche e omossessuali trovò
ostinata non si perse d'animo e ancor sperava
Ebbe così inizio la carriera di attrice
alla recita scolastica il ruolo della carta le fu Riservato
anche se lei voleva fare Alice
sempre meglio dell'albero che se ne sta lì impalato.
Con il gruppo nelle marche andò
qualcuno le aveva detto che ad Ancona si tromba
questa è la volta buona pensò
ma aimè di uomini neanche l'ombra
E così si consolò con Teddy e l'acqua Mo-tette
seduta su una panchina senza voglia di far niente
fondò il club delle sedentarie con molte tette
pensando "forse il cazzo che voglio è solo nella mia mente?"
Finalmente un ruolo da protagonista le venne dato
era arrivato il suo momento per farsi notare
Giulietta in villa Pisani ha interpretato
ed almeno nella finzione trovò qualcuno da baciare.
La squattrinata in cerca di lavoro
incappò in quel del Castagneto
un impiego non poco faticoso
a pulir del cesso le croste di don Cleto
Talmente degradante che anche lei si trasformò
in un essere russante,sporco e orripilante
che petava come il diavolo Malacoda nell'inferno di dante
tuttavia a pulir e stirar ogni dì perfetta casalinga diventò
Coi soldi guadagnati a Lignano migrò
come una rondine in cerca d'amor.
smontata la tenda al primo chiaror
del casin che facea dai maschietti sol risate pigliò
Quel che rimase dei guadagni fu speso in viaggi
e andò lontano, non rimase nei paraggi
in Olanda da Teddy non voleva fumare
ma di quello passivo si trovò a stramazzare
Alla fine dei bagordi affrontò la maturità
ed un ardua scelta le si presentò
cosa fare all'università?
e a Lettere a Venezia ella sbarcò!
