lunedì 9 luglio 2007

..."cosa pensi?"...da parte mia...


in realtà volevo scrivere altre cose..però cazzo.. la lettera del "cosa pensi?".. matilde mi hai fatta quasi piangere. anch'io ho ricevuto la mia lettera e anch'io ho una piccola storia da raccontare in proposito. la mia risposta alla lettera del "cosa pensi" è ancora a casa mia, anche lei chiusa dentro scatole mai più aperte. le mie persino piene di scoc, in modo che nessun altro le possa aprire. cioè, lo so che lo stesso qualcun altro le potrebbe aprire, lo scoc non è il materiale più indistruttibile della terra. però almeno ci pensa due volte prima di farlo. ci pensa che quelle scatole contengono la me fragile dell'adolescenza e che sono solo mie. che non andrebbero aperte per nessun motivo al mondo. neanche da me, forse. che sarebbe stuprare ciò che io sola posso sapere di me. ciò che voglio rimanga solo mio. timidezza. riservatezza. idiozia. non lo so cosa sia. però so che non vanno aperte.
così, dentro una di quelle scatole, c'è la mia risposta. non perchè io non abbia avuto occasione o tempo di consegnarla. e neanche perchè me ne sia dimenticata. figuriamoci, l'avevo presa abbastanza sul serio questa cosa della lettera. forse avrò consegnato un'altra risposta, più facile, meno personale.
non ricordo cosa avevo scritto nella risposta originale. ricordo che era lunga, infarcita di interiorità e capace di dire davvero quello che io in quel momento pensavo. ricordo solo una frase, la più stupida probabilmente: "forse non ho avuto tutto quello che avrei desiderato, però a volte ho avuto più di quello che mi sarei meritata. e per adesso mi basta."
lo so perchè non l'ho consegnata quella lettera. e sapevo che non l'avrei consegnata ancora prima di cominciare a scriverla. perchè, come sempre, come al solito, le cose che veramente sono importanti, i sentimenti che veramente vorrei esprimere, io non li so comunicare. cioè, è un po' diverso. so dare loro una forma, saprei come spiegarli con le parole. e con i gesti. lo saprei fare perfettamente. ma sempre c'è qualcosa che mi blocca. sempre c'è quella paura immensa di dire le cose come stanno. di esprimere ciò che provo. di restare nuda, ma nuda dentro, che è ben più difficile, ben più faticoso. saprei elencarle le persone a cui avrei voluto comunicare il mio amore ( sempre di amore si tratta, anche se è per un amico, per un genitore, per un fratello.. ). e non l'ho fatto. non l'ho fatto quasi mai. anzi, posso dire sinceramente, non l'ho fatto mai. è triste. ma è così. e anche scrivere qui queste cose, è un po' spogliarmi, è un po' farmi male, e sto scrivendo con quel briciolo di angoscia, con quel briciolo di angoscia che adesso è un briciolo, ma ai tempi del liceo era un macigno. mica facile l'adolescenza.
riuscirò mai ad avere il caraggio di esprimermi? perchè di coraggio si tratta, di nient'altro che di coraggio. e io sono una codarda, lo ammetto con vergogna, ma in fondo lo sono.
basta.
chia

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