conosco un solo modo per essere me stesso e ti insegnerò la strada
un inutile mercoledì mattina, e poi la ripasseremo ancora
il tuo mestiere lo devi sapere fare bene, lo sai quando vuoi sei il migliore
bruciare dentro, scaldare l'inverno, avere la forza di farlo sul serio
farsi amare dal mondo, ascoltare i piedi e decidere che mi farò strattonare per le orecchie
mi lascio andare a peso morto
guida tu, adesso voglio tutto l'entusiasmo del mondo, mi serve per due ore
iniziare a convincermi di essere un gigante
e se stasera voglio alzare le montagne tu me lo devi lasciar fare
caricheremo in due la molla di una catapulta antica come il mondo
da qui, vedrai, sarà tutto in discesa, da qui, vedrai, sarà tutto in discesa
PRIMA DI SVEGLIARMI NEGLI STESSI PANNI
FAMMI SFIORARE LA BREZZA DELLE STELLE
LANCERÒ BRICIOLE SULLA MIA CITTÀ
L'AVVOLTOIO CHE MI ACCOMPAGNA LE RITROVERÀ
stupidi quei due bicchieri in più
se non fosse per loro, non sarei quassù a scrutare da lontano lo stato delle cose
cercare carogne meno dolorose, magari quella di chi siede accanto a me
anonimi aggredibili, allegro qui non c'è nessuno
sarebbe poetico se fosse ancora mezzanotte, e invece son le tre
niente ormai può succedere
che strano animale, ha grinfie che stringono di notte
non fanno male, accarezzano la nausea, la fanno addormentare
scaldano l'asfalto da cui posso decollare
sognalo
- gli AMARI -
( chia )
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