
se dovessi fare una classifica delle cose sgradite che possono dare un'impronta negativa alla mia giornata, fra i primi posti ci sarebbero gli incontri con le ultra-sessantenni al supermercato o in vaporetto. alcuni episodi possono davvero farti dimenticare in un istante cos'è la buona educazione. a volte l'unica cosa che vorresti fare è lanciare, letteralmente, quella vecchia acida e rompiscatole in canale per liberarti in maniera veloce e definitiva della sua ingombrante presenza.
ieri ho avuto la fortuna di due incontri del genere. prima, alla coop, una signora mi ricorda che bisogna usare il guanto di plastica per prendere l'insalata. lo so. ma io l'insalata la tiro su con il sacchetto e quindi tocco solo quello che raccolgo. ma per lei rimango maleducata e poco attenta all'igiene. poi, mentre cerco di scendere dal vaporetto con quattro borse-macigno, altra over sessanta che mi spintona per entrare. ma santo cielo, questi sessant'anni che prendi il vaporetto non ti hanno insegnato che prima si fa scendere e poi si sale? no. devi rischiare di far cadere in canale me, le mie sportine e pure te stessa perchè presa da un irrefrenabile bisogno di salire un secondo prima. le odio. se divento così vi prego sopprimetemi.
e poi mi viene da pensare. non centra niente con le vecchie isteriche, lo so. ma mi viene da pensare quant'è triste scoprire un giorno, così dal nulla, che una persona che credevi di conoscere, in fondo non la conosci neanche un po'. così dal nulla, te ne accorgi tutto d'un tratto. e ti viene, come minimo, da sprofondare. e poi magari, questo il mio caso, si tratta pure di una persona che tu vorresti, vorresti davvero poter conoscere di più. vorresti poterci passare tutte le ore che puoi, chiedergli tutto quello che ti viene in mente finchè hai fiato. domandargli su tutto cosa ne pensa. cosa pensa. cosa pensi? mi capita rare, rare volte. capire che io non avrei rinunciato a una persona. e sapere che inv
ece lo devo fare, rinunciare, ecco, come minimo mi prende un po' male. e perchè, non lo so neanche perchè, e comunque, ora come ora, non ha neanche più senso chiederselo, il perchè. mi prende un po' di tristezza. tanto difficile trovare una persona che un po' ti sembra valga la pena di essere vissuta. anche se non la conosci. e anche se non la conosci vuoi correre quel rischio. così deve andare, ma spero che non mi capiti più perchè è così raro, così tanto raro, che ogni volta che penso un pensiero del genere su una persona potrebbe essere l'ultima. come potrebbe anche non esserlo. c'è pure la controparte. tante persone che ringrazio il cielo di non aver conosciuto di più. tante persone, che scopro che conoscerle di più sarebbe stata solo una perdita di tempo. e quelle me le lascio passare indietro senza neanche un po' di rimpianto. anzi. quasi con sollievo. il problema è che ce ne sono davvero poche di persone speciali, per cui davvero valga la pena. per me.
fine.
chia
ieri ho avuto la fortuna di due incontri del genere. prima, alla coop, una signora mi ricorda che bisogna usare il guanto di plastica per prendere l'insalata. lo so. ma io l'insalata la tiro su con il sacchetto e quindi tocco solo quello che raccolgo. ma per lei rimango maleducata e poco attenta all'igiene. poi, mentre cerco di scendere dal vaporetto con quattro borse-macigno, altra over sessanta che mi spintona per entrare. ma santo cielo, questi sessant'anni che prendi il vaporetto non ti hanno insegnato che prima si fa scendere e poi si sale? no. devi rischiare di far cadere in canale me, le mie sportine e pure te stessa perchè presa da un irrefrenabile bisogno di salire un secondo prima. le odio. se divento così vi prego sopprimetemi.
e poi mi viene da pensare. non centra niente con le vecchie isteriche, lo so. ma mi viene da pensare quant'è triste scoprire un giorno, così dal nulla, che una persona che credevi di conoscere, in fondo non la conosci neanche un po'. così dal nulla, te ne accorgi tutto d'un tratto. e ti viene, come minimo, da sprofondare. e poi magari, questo il mio caso, si tratta pure di una persona che tu vorresti, vorresti davvero poter conoscere di più. vorresti poterci passare tutte le ore che puoi, chiedergli tutto quello che ti viene in mente finchè hai fiato. domandargli su tutto cosa ne pensa. cosa pensa. cosa pensi? mi capita rare, rare volte. capire che io non avrei rinunciato a una persona. e sapere che inv

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chia
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